Home Politica CARDITO: questione cimitero, le bugie dei “vivi” e le verità dei morti.

CARDITO: questione cimitero, le bugie dei “vivi” e le verità dei morti.

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Il Cimitero di Cardito Crispano è il regno dei santi morti o è la cuccagna dei vivi? Più che servizio cimiteriale il Consorzio ha bisogno di un servizio “Contenzioso Eterno”.

Il Consorzio è meglio ricordare ha un solo dipendente amministrativo anche se si avvale, del Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Crispano ,  del Responsabile del Servizio Finanziario  e del Segretario Generale  del Comune di Crispano o di Cardito in modo alternato a seconda della Presidenza del Consiglio di Amministrazione.  A questi funzionari esterni al Consorzio viene riconosciuta un’indennità mensile  che fu oggetto di una forte polemica nei mesi scorsi.

In quasi tutti i servizi che gestisce c’è una causa :

Iniziamo dalle lampade votive dove  esiste un contenzioso con la Emilio Alfano SpA per il recupero della somma di € 114.724,75 oltre rivalutazione, interessi, ecc. concessionaria del servizio lampade per anni 20 dal 1980 al 2000 che a tuttora è ancora in corso.

 

  1. con la società Electra Sannio Srl succeduta ad Alfano sussiste un contenzioso per il recupero di circa € 200.000,00.

 

Poi passiamo alla Tesoreria cioè alla GOSAF Spa citata anche nella relazione di scioglimento del comune di Crispano dove il Consorzio ha avuto un ammanco di cassa di circa 100.000 euro.

Per finire con la  Ditta di Onoranze Funebri Salvato di Frattamaggiore per non aver pagato i ‘diritti di arrivo di  salma fuori orario”per  gli anni 2015 e 2016 che ammontano a circa poco più di 9.000,00 euro.Approfondiremo nei prossimi articoli.

Passiamo all’odissea dei Loculi. Nel cinquantesimo anniversario della morte del grande Totò ricordiamo una sua celebre poesia: ‘A LIVELLA  e uno delle strofe più belle: “‘A morte ‘o ssaje ched’è? E’ ‘na livella: ‘nu rre, ‘nu maggistrato, ‘nu grand’ommo, trasenno ‘stu canciello ha fatt’o punto c’ha perzo tutto, ‘a vita e pur’o nomme.   Lo stato di abbandono in cui versa il nostro cimitero è la fotografia reale di chi in questo momento amministra il paese, il degrado assoluto.  Se giri il paese tra strade dissestate e allagamenti con le prime piogge, è lo stesso se giri nei viali del cimitero tra viali di brecce e laghetti di acqua piovana.

Raccontiamo un po’ la storia di questo progetto infinito visto che tra qualche giorno il Consiglio di Stato metterà la parola fine a questa vergogna che dura da 13 anni .

Ricordiamo i fatti .

Il Consorzio cimitero Cardito-Crispano nell’anno 2004 approvava il progetto esecutivo per la realizzazione di  2268 loculi procedendo a regolare gara di appalto che fu aggiudicata dall’ATI Falco Primo Srl-Tecnoappalti scpl.

I lavori ebbero inizio nel mese di settembre 2005 quando a seguito di una richiesta di variante al progetto da parte dell’impresa, il Consorzio non l’approvava,  aprendo di fatto nel mese di Luglio 2007 dinanzi al Tribunale di Napoli Sez. Frattamaggiore che a tuttora è ancora in corso in attesa della sentenza.  Secondo i bene informati, addirittura, nel progetto approvato dall’allora Consiglio di Amministrazione mancavano i solai e in quel CdA sedeva un attuale consigliere comunale che sostiene Cirillo.  La qualità si vede col tempo.

Dopo tre anni dall’avvio della causa, il Consorzio prendeva in possesso il cantiere e solo nel 2014 approva il progetto esecutivo di completamento di n°2637 loculi con 369 loculi in più rispetto a dieci anni prima per un importo globale di € 3.993.662,15 di cui € 2.642.391,00 per lavori comprensivi della somma a disposizione di € 555.107,13 più € 1.203.124,85 per lavori e servizi già liquidati più € 148.146,30 come somme a disposizione sul precedente appalto.

Nel mese di ottobre 2014 veniva indetta la gara di appalto.Quest’ultima si concluse con l’aggiudicazione all’impresa ACM. Srl di Caivano, ma  con la consegna dell’elaborato tecnico/economico da parte dell’impresa ACM Srl. I tecnici del Consorzio  hanno evidenziato la mancanza della maggior parte delle opere delle migliorie previste nel progetto di completamento (che si aggira intorno ai 400.000 euro di lavori in meno) è quindi si è aperto l’ennesimo contenzioso.

Dopo una serie di carteggi con l’ACM , il Consorzio ha proceduto allo scorrimento della graduatorie dove risulta  2^ classificata l’impresa Scalzone costruzioni srl. Dopo la Determina di non aggiudicazione n°86 del 22.10.2015, l’ACM Srl ha intrapreso un giudizio presso il TAR Campania per l’annullamento dell’atto, il cui TAR ha respinto il ricorso dell’ACM Srl . L’impresa ACM Srl ha ricorso in appello al Consiglio di Stato per la riforma della Sentenza del Tar Campania ed allo stesso tempo ha ricorso al Tar Campania impugnando l’aggiudicazione definitiva della 2^ classificata.

La sospensiva richiesta dall’ACM Srl è stata discussa dal Consiglio di Stato a settembre e la decisione ci sarà tra qualche giorno. L’opera è autofinanziata (finanziata dal ricavato delle concessioni dei loculi). Ad oggi, quello scheletro di cemento che vediamo è costato a noi cittadini più di 1.300.000 euro,mentre i cittadini comuni pensano a dare una degna sepoltura ai propri cari con un modesto loculo, c’è qualche politico che in questi mesi si è concentrato solo a capire come organizzare le future “cappellucce”. Il costo definito del progetto sarà di circa 4.000.000 di euro ….come diceva Totò e io PAGO.

 

 

 

1 commento

  1. Tutto giusto , ma c’è un ulteriore ammanco economico ; le somme elargite ad incarichi di relazioni e consistenza per la quantificazione delle reali spese e costi sostenuti e la nuova progettazione in corso d’opera . Ma un domanda ancora più corretta è: pk fare integrazioni di interventi extra progettualità e non hanno integrato la pavimentazione mancante dal l’origine degli inizi dei lavori? Certo che tutto questo et servito come agganciare bagagli elettorali , per cui i responsabili in primis sono stati i dirigenti degli enti a non prestare attenzione al copia incolla dello stesso , inserendolo quale progetto valido per l’espletamento in gara .

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