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CARDITO – 199 non è un prefisso

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A Cardito sembra essersi sollevato un polverone, non solo politico, ma anche mediatico.

Il motivo è riconducibile proprio ad un articolo pubblicato da “Cronache di Napoli”. Un articolo abbastanza significativo, ovvero, il probabile insediamento da parte della commissione d’accesso in tre Comuni dell’area nord, Grumo Nevano, Caivano e Cardito.

Questo significa, come già ribadito, che sui tre Enti, paventa l’ombra del commissariamento, una sconfitta, se così dovesse essere, di tutte le forze politiche impegnate sui territori, ma soprattutto, degli uomini schierati come rappresentanti delle istituzioni locali.

A Grumo Nevano, di recente è stato arrestato il Sindaco Chiacchio, l’ex primo cittadino di Caivano, Simone Monopoli è stato sfiduciato, in primis dal suo partito FI, e mandato successivamente a casa, resta ancora in piedi Cardito, amministrata dal sindaco, ingegnere Giuseppe Cirillo.

Ultimamente, qualcuno ha definito Cardito ‘ un’isola felice’, ma, viste le ultime beghe, che proprio Cirillo è costretto a fronteggiare, soprattutto sul piano urbanistico, viene da ribattezzare la cittadina ‘l’isola che non c’è’.

Nell’ultimo consiglio comunale, con eco infinito, hanno risuonato nelle orecchie dei presenti e del sindaco, queste parole “ Devi adottare il puc, per un problema di dignità, se non lo fai hai fallito”. A pronunciarle è stato il consigliere di maggioranza del PD Marco Mazza, intervenendo sulla mozione presentata  dall’unica voce dell’opposizione, il cons. Francesco Pisano, che chiedeva che il Consiglio Comunale esprimesse indirizzi politici sul Piano Regolatore e affinché si rispetti il crono programma  per l’adozione del Piano Regolatore.

Il problema dell’urbanistica a Cardito è molto sentito, parliamo del 5° Comune d’Italia più cementificato, un paese che si estende su di una superficie di 3 ,5 km2, un paese che conta quasi 22mila abitanti e che negli ultimi anni ha subito dei carichi urbanistici che non poteva assolutamente sostenere.

Di recente, il consigliere di maggioranza, Giovanni Aprovidolo, eletto nella civica ‘A viso aperto’ -dichiarò che – il sindaco Cirillo in un incontro in Provincia fu accompagnato dai propri tecnici di fiducia non appartenenti alla struttura del Comune.  Non solo, lo stesso Cirillo promise che entro dicembre 2015 avrebbe adottato il Piano Regolatore, tutti ricorderanno quel famoso video, diventato ormai virale, dove l’arguto sindaco in soli 50 secondi, diede il meglio di se, asserendo un sillogisma con un indefinito italiano, labile confine tra dialetto e lingua madre “Noi entro dicembre 2015 adotterò il puc, chi mi vuole stare con me va bene, perché come si dice quel detto che dice…”, Napoleone diceva che la politica è fato, quindi staremo a vedere.

Al di là di queste promesse non mantenute, degli schiaffi portati a segno ai danni dei padri della nostra lingua, da Dante a Manzoni, che in 50 secondi sono stati  annientati, distrutti e calpestati dall’ingegnere nostrano, del Piano Regolatore non v’è nemmeno l’ombra, ci sono dei dati oggettivi a cui si deve far fronte.

Dal 2002 al 2012, parliamo del famoso ‘decennio’, ovvero, quando il sindaco si chiamava Giuseppe Barra, sono stati rilasciati 112 permessi a costruire, 98 destinati alle zone B1 e 14 alle zone C2.

Dal 2012 ad oggi, quindi, tra il primo ed il secondo Cirillo, perché nel 2014 il sindaco fu sfiduciato ed il comune commissariato, sono stati rilasciati 199 permessi a costruire.

4 anni, 199 permessi. Eccoli: da giugno a dicembre 2012, 19 permessi, 64 in tutto il 2013, 6 da gennaio a giugno 2014, 22 da luglio a dicembre 2015, 54 in tutto il 2016 e 34 da gennaio a novembre 2017.

Il vertiginoso e repentino sviluppo commerciale, lo si è avuto proprio con Cirillo, guarda caso, basti pensare ai centri commerciali, palestre e ristoranti, non solo, ci sono le questioni indifferibili di via Marconi, del Lavinaio, via Roma, ma nonostante ciò, a Cardito si continua a costruire.

Non intendiamo poi, perdere la cosa più preziosa che abbiamo, il tempo, quindi ai ciarlatani, ai miserabili, a chi purtroppo è costretto e sarà costretto ad essere un lacchè a vita non rispondiamo, a maggior ragione se si entra nelle questioni personali.

Infine, sotto il profilo legale e fiscale ben vengano i dovuti controlli da parte delle autorità competenti, a differenza di qualche individuo insignificante, blog o pseudo testata, non abbiamo sponsor legati o beneficiati  dalla politica, o tessere gratuite per centri benessere e soprattutto non usciamo con smentite, perché altrimenti arriva la tiratina d’orecchie, per il resto, come sempre, vi aspettiamo al bar o al pub per un aperitivo. Offriamo noi.

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