Home Politica CARDITO – Mazzette nel cimitero, inno alla legalità e i vergognosi risvolti

CARDITO – Mazzette nel cimitero, inno alla legalità e i vergognosi risvolti

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Non esiste crescita e non si crea lavoro senza legalità. Va proseguito da un lato il sostegno alle agenzie educative territoriali, a partire da scuola e famiglia, dall’altro l’intensa collaborazione con le le istituzioni preposte alla lotta alla camorra e a qualsiasi fenomeno criminale ed illegale che, opprimano il territorio, ne impedisce lo sviluppo. Per poter fare ciò e per riuscire a controllare efficacemente il nostro territorio è necessario potenziare ancor più il comando di Polizia Municipale, con risorse umane e strumentali. La legalità, infatti, comincia con il rispetto delle elementari regole del vivere civile, dal rispetto del codice della strada fino alla repressione di ogni forma di abusivismo.

Cari lettori, quello che avete appena letto è una parte del programma elettorale del candidato sindaco Giuseppe Cirillo nel 2015. Rileggendolo, quasi non ci si crede; il sindaco e l’attuale maggioranza sono contro ogni forma di illegalità e soprattutto contro ogni forma di abusivismo, evidentemente, il testo del programma sarà stato buttato giù dopo una lunga cena e qualche bicchiere di troppo.

Mi corre d’uopo una prolusione; non ho mai usato il giornale che dirigo e soprattutto, non ho mai approfittato del mezzo stampa per fini personali, visto che quello che andrete a leggere mi riguarda in prima persona, voglio correre questo rischio, me ne scuso sin da ora, ma è giusto che tutti sappiano. Lo scorso 23 marzo, sono stato aggredito in un bar di Cardito per la vicenda del cimitero, nello specifico, sulle mazzette che i dipendenti del Consorzio pretendevano quando i cittadini esumavano i propri cari.

Ferdinando Fusco

Bene, le indagini della magistratura sono ancora in corso e fin qui tutto normale, l’anomalia di questa vicenda sta nel fatto che il Consorzio, attraverso il Responsabile Amministrativo del Cimitero, Ferdinando Fusco [in foto], ha provveduto prima con l’individuare e poi col punire il colpevole. Rileggendo la parte in questione del programma, mentre scrivo, scoppio in una fragorosa ed infinita risata, sì, perchè, la punizione inflitta dal Responsabile Fusco è la

seguente, due giorni di sospensione non retribuiti. Avete letto bene, solo due giorni a colui che pretendeva prebende per mansioni che già gli venivano normalmente retribuite, alla faccia della legalità e della trasparenza.

Il soggetto punito con la sospensione è il Sig. Domenico Marzano, l’educato ed indefesso lavoratore, una settimana dopo la pubblicazione del mio servizio mi fece pervenire il seguente messaggio: – Mi raccomando, dì al tuo amico giornalista che togliesse quel video, altrimenti lo faccio finire in un pilastro –. Il Sig. Marzano, non impiegò molto a tramutare in fatti le parole che mi lasciai scivolare di dosso, perchè, a raccontare certe verità, soprattutto nelle nostre zone, si corre anche il rischio di buscarle.

Per qualcuno, l’infame, sarei stato io e non viceversa, che all’insaputa dei nobili lavoratori del Consorzio avevo immortalato quella vergogna, perchè quello che succedeva nel cimitero di Cardito/Crispano, succede dovunque; questi illustri signori, non solo approfittano del dolore della gente, ma pretendono in perfetto stile camorristico le mazzette, come una sorta di tangente, nel caso specifico, 10 euro non bastavano, erano pochi da spartire, non avrebbero appagato quell’avidità etica e morale, peculiarità balorda ed intrinseca solo nella razza umana, il mio costrutto, non si rifà ad una moderna forma di eudemonismo, ma ad una triste realtà oggettiva, che non mi scoraggia assolutamente, anzi, funge da stimolo per migliorarmi sempre.

Per ovvi motivi, riecheggia e batte forte in me l’onda prepotente di un massiccio giustizialismo, pragmatico e repentino, che va inevitabilmente a cozzare con i responsabili amministratori locali.

Caro sindaco Cirillo, visto che ho scelto di vivere dignitosamente la mia vita, visto che ho scelto di non essere un prezzolato, come cantava il grande Bertoli – Ho sempre scritto i versi con la penna, non ho ordini precisi di lavoro, ho sempre odiato i porci ed i ruffiani e quelli che rubavano un salario, falsi che si fanno una carriera, con certe prestazioni fuori orario – per carità lungi da me ogni tipo di paragone, fossi stato un altro, ti saresti preso la responsabilità di quanto accaduto nel paese che amministri, da sindaco, da membro del Consorzio e da consigliere della Città Metropolitana.

Non è nulla di personale, ma ad ottobre del 2016 mi hai querelato e forse quando il tuo porta panini, spin doctor o chi per te, ti farà leggere l’articolo, demanderai i tuoi legali per querelarmi nuovamente, usando e spendendo i soldi dei cittadini carditesi, visto che ci siamo, ricordiamo quanto è costata la tua querela ai contribuenti, 3.500 euro, per difenderti da accuse non mie.

Un altro Sindaco, si sarebbe preso la responsabilità di quanto accaduto, in nome della legalità che decanti, sospendendo immediatamente il Sig. Marzano, un altro Sindaco avrebbe denunciato ai Carabinieri e tu sai come si fa, un altro Sindaco non si sarebbe limitato ad inviare una semplice e scialba PEC, un altro Sindaco, si sarebbe adoperato per la Commissione Trasparenza, [come più volte ha chiesto il cons. Pisano]ma tu non sei un altro Sindaco, tu sei il sindaco Cirillo.

L’11 di aprile, nell’aula consiliare Narciso disse Sandro Ruotolo – Il sindaco di Cardito si è schierato da questa parte, ma ora gli chiedo di mettere in atto le sue parole. In questo video ci sono documenti, volti, lei può già procedere, immediatamente, contro queste persone, al di là del corso della giustizia-.

Sandro Ruotolo a Cardito

 

Annuivi tremante e pomposo, perchè c’era la folla, Libera, il Sostituto Procuratore Giovanni Corona, Carlo Verna e gli uomini dello Stato in alta uniforme, alla fine, né io, né Sandro Ruotolo  abbiamo capito bene da che parte stai.

Forse, dalla parte dei tuoi compaesani che tutelati e impuniti sotto il profilo amministrativo, si sentono in diritto di risolvere a modo loro certe questioni, di far progredire il cancro dell’illegalità, mandando all’ospedale la gente onesta?

Forse sei troppo distratto ed impegnato con le cariche che ricopri a mettere in cantiere altri progetti, ed è giusto che questa vicenda finisca nel dimenticatoio? Caro sindaco, mi dispiace, da buon ingegnere quale sei, così come per i loculi, anche stavolta hai sbagliato a fare i conti. – Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti [M.L. King] – Cardito svegliati.

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