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Cardito, Montuori vuota il sacco: tirato in ballo anche il sindaco Cirillo su ‘concorsopoli’

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di Valentina Piermalese

Alterazione delle prove preselettive per i concorsi banditi al comune di Cardito. Questo è quanto si evince dalle dichiarazioni di Alessandro Montuori, presidente del consiglio di amministrazione e rappresentante legale della “Agenzia Selezioni e Concorsi Società Cooperativa a Mutualità PR”. Montuori è finito nel registro degli indagati in seguito alle indagini sull’alterazione dei concorsi pubblici a Sant’Anastasia. Per una serie di coincidenze, anomalie e soggetti ricorrenti riscontrati il lavoro d’indagine si è poi allargato ad altri comuni del napoletano. Tra questi anche Cardito. Lo scorso 9 gennaio il presidente della società di selezione che ha gestito le prove concorsuali nei comuni in questione, alla presenza dei sui avvocati, ha deciso di parlare e di ricostruire la sua versione dei fatti riferendola ai Pm. Diversi gli amministratori tirati in ballo da Montuori che è sceso nei dettagli di ciò che accadeva per truccare gli esiti dei concorsi. Montuori inoltre difende la sua posizione spiegando che fino ad un certo punto non era a conoscenza che per favorire alcuni candidati si chiedessero dei soldi. Ma veniamo al dettaglio di ciò che ha riferito sui concorsi carditesi. Il presidente della società di selezione ha raccontato di aver conosciuto il primo cittadino (Giuseppe Cirillo) tramite un intermediario alla fine del 2018, così come si evince dal verbale dell’interrogatorio Proced. Pen. Num. 1977/2019 mod. 21 “Il suddetto sindaco, in via riservata, mi chiedeva di agevolare talune persone consegnandomi una lista di candidati ed io, in relazione ai concorsi dove era prevista la prova preselettiva, procedevo col metodo dell’alterazione”.

Cristallino ciò che ha detto. Saranno gli inquirenti a provare la veridicità di quanto affermato. Ma l’indagato ha continuato ad aggiungere particolari: per l’individuazione della commissione d’esami gli fu chiesto di segnalare dei nominativi. Ed è qui che entrano in gioco Egizio Lombardi e Pasquale Perna. Breve memorandum. Egizio Lombardi è l’ormai ex segretario comunale di Sant’Anastasia, comune in cui è scoppiato lo scandalo sui concorsi truccati. Lombardi rivestiva il ruolo di presidente di commissione d’esami in numerosi comuni ed è stato arrestato lo scorso dicembre proprio con l’accusa di aver alterato l’esito di numerosi concorsi e di aver ottenuto in cambio dei “premi”. Pasquale Perna invece, sempre proveniente dal comune di Sant’Anastasia, è un commissario d’esame che si ritrova nelle stesse procedure assegnate alla famigerata agenzia di selezione e a Lombardi in alcuni comuni, tra cui Pimonte e Cardito. A Lombardi, secondo quanto riferito, l’indagato avrebbe indirizzato il sindaco carditese (Giuseppe Cirillo) per “poter aiutare qualcuno”. Ma, come sappiamo, le procedure concorsuali sono poi state interrotte dopo che è stato scoperchiato il vaso di Pandora alla fine del 2019. Lo stesso Montuori infatti ha precisato di non sapere se l’esito finale delle prove fosse stato ancora alterato. Intanto a Cardito tutto è sospeso. Lo scorso gennaio, dopo le rimostranze della segretaria comunale Angela Trischitta, il responsabile delle Risorse umane e Attività produttive, Biagio Bencivenga, ha provveduto dopo qualche esitazione a sospendere le commissioni esaminatrici fino al prossimo 31 luglio. Tra l’altro proprio Lombardi e Perna avevano fatto pervenire le loro dimissioni dagli incarichi proprio a dicembre 2019. Le dichiarazioni di Montuori non lasciano spazio ad interpretazioni. Qualcuno batta un colpo. Forte ed energico a difesa della legalità.

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