Home Inchieste Cardito: scandalo permessi, l’opposizione chieda un ‘taglio’ netto

Cardito: scandalo permessi, l’opposizione chieda un ‘taglio’ netto

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“Pertanto, al di là delle singole procedure, si ritiene indispensabile bloccare con decisione un simile scempio elevato a vero e proprio “sistema”, atteso che il comportamento illecito non è rilevato per una singola o un limitato numero di procedimenti ma è divenuto la regola assoluta”.

Fanno ancora male le parole usate dal Ctu, l’ingegnere F. C., pronunciatosi nella relazione per conto della Procura della Repubblica del tribunale di Napoli Nord di Aversa, bruciano come tizzoni e soprattutto dovrebbero fare aprire vari scenari. Se la magistratura ha finalmente deciso di accendere i riflettori su Cardito, questo non può fare altro che piacere, ora più che mai ci aspettiamo da parte della risicata opposizione uno scatto d’orgoglio, meno pseudo strategie e più sostanza. La testa del responsabile del settore urbanistica, architetto Pasquale Imbemba, così richiamato sempre nella stessa relazione, va chiesta subito: “Ciò che sconcerta è la disinvoltura del comportamento dell’attuale dirigente architetto Pasquale Imbemba, che redige le istruttorie che egli stesso approva rilasciando titoli assolutamente irregolari, che hanno consentito un vero e proprio “sacco” al territorio comunale in spregio a tutte le norme e vincoli presenti, con interpretazioni delle normative assolutamente irregolari autorizzando volumetrie non consentite, soprattutto nel centro storico, che ne hanno stravolto l’originario assetto”.

La maggioranza, con delibera di Giunta numero 48 del 30/04/2021 ha giocato d’anticipo, proponendo di rimuovere Pasquale Imbemba dall’urbanistica e lasciandogli solo i Lavori Pubblici, chissà perché proprio adesso, inoltre, il geometra Antonio Archetto, dipendente comunale, ha chiesto di essere trasferito in un altro settore. E’ doveroso chiedersi che senso abbia, spostare (Imbemba) colui che redige istruttorie, rilasciando titoli assolutamente irregolari e che hanno consentito un vero e proprio ‘sacco’ al territorio comunale, dall’urbanistica ai lavori pubblici? Così come è doveroso ricordare e sottolineare che lo stesso architetto Imbemba, non è vincitore di concorso, per niente, ma siede ininterrottamente sullo scranno più alto dell’ufficio tecnico dal 2015 ad oggi, per volontà del boss del mattone selvaggio, ovvero il sindaco Giuseppe Cirillo, grazie all’articolo 110 del Tuel, pagato dai cittadini carditesi. In passato, già un ex selezionato, architetto Michele Punzo, per situazioni analoghe, è stato rinviato a giudizio per la vicenda di un noto e rinomato centro benessere che sorge proprio sul suolo carditese.

Gli interrogativi da dipanare sono ancora tanti, scusate il gioco di parole, ma chiedersi perché la minoranza non abbia chiesto un consiglio monotematico e più che lecito e soprattutto perché non si chiede alla magistratura di visionare tutte le concessioni edilizie firmate dal dirigente Imbemba? A dicembre l’ex segretaria comunale, Angela Trischitta, in seguito ad un’istruttoria interna, sollecitata dal consigliere Marco Mazza, aprì un procedimento di contestazione disciplinare nei confronti dello stesso Imbemba in merito ad un palese conflitto di interessi sui permessi a costruire rilasciati per villa Fusco. Magicamente, Cirillo, in zona Cesarini, si ricorda di poter sostituire il segretario comunale, nominando l’attuale Stefania Pignetti. Da allora non si hanno più notizie di questo procedimento, inoltre, va ricordato che da sempre il ras Cirillo nella procedura di selezione, mediante l’articolo 110, può esercitare con potere discrezionale la scelta del candidato, in più, dal 2012, ovvero, da quando ricopre la carica di sindaco, si muove in un continuo conflitto di interessi, in quanto, lo stesso ha sempre avuto uno studio tecnico in via Petrarca a Cardito.

Tale scempio è stato sempre denunciato più volte dall’ex ed unico leader dell’opposizione, avvocato Francesco Pisano, tanto che, negli uffici della Prefettura, molti esposti stranamente si disperdevano nel nulla. Infine, da sempre denunciamo l’omessa pubblicazione dello stato patrimoniale del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali, guarda caso, sul sito ufficiale del comune di Cardito, non compare assolutamente nulla. Nonostante le continue sollecitazioni e diffide dell’avvocato Pisano, ancora oggi, il responsabile dell’anticorruzione, non procede a pubblicare le dichiarazioni reddituali. Su queste ed altre questioni, perché il trio Raucci, Mazza e Raucci si attardano, come se fossero attori non protagonisti della soap ‘Il segreto’, cosa c’è dietro tutto questo silenzio e questa lentezza? Speriamo che l’epilogo valga il fardello della suspense.

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