Terzo tricolore per il Napoli che ha festeggiato questa notte lo scudetto conquistato da campione incontrastato d’Italia. Sono trascorsi ben 33 anni dall’ultima coppa che ha regalato l’incantesimo di una città unita in lungo e largo, festante ed entusiasta. I cori cantati a squarciagola, le bandiere sventolanti, l’attesa preparatoria per la vittoria, sono sintomi di una città che aspettava da tempo il suo momento e che nel celebrare i suoi campioni, inevitabilmente ha pensato al “dio del calcio” Diego Armando Maradona che ha regalato al Napoli il miracolo calcistico più grande che ci sia.
‘E che c’è vvuluto’, sospirano sorridenti i tifosi che negli anni ’80 erano ragazzini, dando merito ad una squadra che ben sintetizza lo spirito multisfaccettato di una Napoli metropoli. I giocatori del Napoli hanno tutti provenienze diverse; su di loro pendono esperienze sportive non altisonanti, pur sapendo regalare alla squadra la gioia del terzo scudetto.
Luciano Spalletti è stato il regista tecnico di una vittoria che ha dedicato ai suoi familiari: “La felicità è una cosa fugace – ha dichiarato – ora bisogna di nuovo lavorare”. La consacrazione di Napoli agli occhi dell’Italia ha acquisito non solo valore calcistico, ma morale: è segno di una città che con il sudore del lavoro alla fine arriva all’obiettivo, godendo di una gioia piena, quasi benedetta, dal suo patrono San Gennaro e dalla sua gente, insieme.
Le polemiche della partita Napoli-Salernitana, che hanno visto allo scontro su un campo di pallone, due “fratelli campani”, sono state ampiamente superate dalla partita disputata in una Udine che si è tinta di azzurro. Il rumore dei clacson e dei fuochi di artificio, ha regalato un secondo Capodanno alla Neapolis che è davvero città nuova grazie a questa vittoria; nuova nell’entusiasmo, nuova nella consapevolezza di ciò a cui, se vuole, può arrivare, rappresentando non una singola storia, ma quella di un antico popolo che nel calcio, ieri sera ha trovato il suo riscatto.
L’intelaiatura calcistica del Napoli è riuscita a convincere ogni italiano. Sui social, nel post partita di ieri si sono susseguiti i complimenti per la squadra e per la città. La ex moglie di Maradona, Claudia Villafane, ha twittato: “In cielo è festa”. Sono arrivati anche i complimenti di altre squadre come il Torino, la Lazio, il Benevento. Perfino Silvio Berlusconi ha parlato di “una città in festa”. Lo scudetto viene accolto dall’Italia come vittoria meritata, cosa che pone un bel sigillo sulla città partenopea che alza finalmente fiera i suoi occhi ad un cielo che oggi è ancora più blu del solito.