Dopo il manifesto apparso in città, ecco il punto della situazione.
Qualche giorno fa, Cardito, è stata tappezzata da questi manifesti, (foto) ovviamente le polemiche non sono mancate. Il manifesto è firmato dal PSI, capitanato dal neo segretario Luigi Iorio, dalle liste civiche Le Ali e Salviamo Cardito, rispettivamente dei consiglieri Pisano e Santucci, all’appello manca solo Pasquale Chiacchio. Il contenuto è palesemente chiaro, si chiedono le dimissioni del sindaco Cirillo per tutti i fallimenti e la mancanza di trasparenza da parte di questo esecutivo.
Serve onestà intellettuale per analizzare la situazione, non solo; bisogna avere il coraggio di assumersi il risultato di ciò che si produce, se questo risultato è pari al nulla, la scelta migliore sarebbe quella di fare un passo indietro, interessi permettendo. La politica, si sa, può comprare e controllare quasi tutto, dipende dall’interlocutore con il quale ci si rapporta, ma una cosa è certa, verità, dignità e libertà non hanno prezzo. Chi decide di fare informazione, dovrebbe possedere un briciolo di queste tre “virtù”, quando i fatti sono lapalissiani, non c’è scusa, baggianata o fandonia che tenga, chi ha “masticato” redazioni dovrebbe saperlo bene, chi ha fatto la gavetta altrettanto, esistono i giornalisti e poi quelli iscritti all’ordine, in caso contrario meglio fare altro nella vita.
Questa riflessione è d’obbligo per chi ha deciso di disinformare i propri lettori, o i poveri ignari che leggono senza conoscere i fatti, peggio ancora chi non ha il coraggio di firmarsi, lasciando firmare chi è a digiuno e non conosce le dinamiche del territorio; è sotto gli occhi di tutti, tutti quelli che decidono di dedicare, in qualità di spettatori, un po’ del proprio tempo alle sedute comunali, che, Francesco Pisano è l’unico a fare opposizione, soprattutto in consiglio, non è un’apologia personale nei confronti del consigliere de “Le Ali”, ma la pura verità, l’unico che con esposti, denunce e segnalazioni chiama all’attenzione gli organi preposti affinchè il malaffare carditese non si protragga oltremodo, ma di questo, qualche giornalista o comunicatore non ne parla, anzi, come un disco vecchio e malandato sbiadisce i tasti della propria tastiera con la solita canzone.
Che Francesco Pisano abbia fatto l’assessore all’urbanistica con l’ex sindaco Peppe Barra, nessuno lo può negare, è storia, ma la storia inevitabilmente va a cozzare con il presente e il presente oggi ci dice tutt’altro. Tirare in ballo, per giustificare e garantirsi prebende personali, incarichi o quant’altro, perchè giustamente ad una certa età bisogna far fronte anche a necessità oggettive, episodi che tutti conosciamo, si rischia a distanza di anni di perdere credibilità professionale, per quanto tempo si può essere meretrici di corte?
A lungo andare anche i bambini non si stupiscono più se i maghi usano sempre gli stessi trucchi. Il manifesto apparso in città è chiaro, diretto ed esplicito, la stampa asservita, comprata, pagata non parla e non può parlare di quello che sta succedendo nel cimitero, altrimenti i fondi non arrivano più e con famiglia a carico risulterebbe una tragedia. Parliamo dei loculi del cimitero, il Consiglio di Stato si è espresso, la ditta vincitrice è stata la Scalzone srl; già qualche mese fa, la nostra redazione si occupò della vicenda loculi, praticamente quello che oggi si legge sul manifesto. Com’è possibile, che Giuseppe Cirillo, da geometra prima e da ingegnere poi, abbia commesso un così labile ma sostanziale errore, non solo di calcolo, ma soprattutto in termini economici in merito ai loculi; perchè ci sono loculi da 2 metri e loculi da 1,90 cm allo stesso prezzo, che permetterebbero di incassare 500 mila euro in più, rispetto alla spesa reale?
Perchè il Sindaco non ha denunciato le mazzette che i dipendenti del consorzio cimitero estorcevano ai cittadini quando esumavano i loro cari, ma semplicemente si è limitato ad inviare una PEC ai carabinieri? I quesiti sono tanti, troppi, con annesse anomalie; Cardito da anni è diventata un cantiere perpetuo, tra abusivismo[B1], abbattimenti e ricostruzioni, permessi che non arrivano perchè chi li chiede non fa parte del sistema, puntualmente, poi, quando arriva l’amico costruttore, come per magia ruspe e cemento fioccano dal cielo. Cosa vogliamo sottolineare, che il cons. Almerindo Santucci non è presente ai consigli, ma bisogna anche ricordare che il dottor Santucci un lavoro ce l’ha e non ha bisogno, come i tanti che lo fanno per [passione] dei soldi della politica.
Luigi Iorio ha dato vita ad un nuovo PSI, consacrato ed acclamato a furor di popolo, registrando più di 50 iscritti, ha fatto sì parte della squadra di Peppe Barra e di Giuseppe Cirillo, ma due anni fa ha deciso di staccarsi da Saviano e compagnia, incassando con dignità e soprattutto a testa alta la sconfitta, segno che la poltrona non gli faceva così tanto gola, tutt’altro che pinzochero quindi. Giuseppe Cirillo dal 2002 ad oggi è costato ai carditesi circa 200 mila euro, per tutti gli incarichi assegnatigli, non solo, la politica è stata il trampolino di lancio per le sue fortune imprenditoriali; Peppe Barra, che più volte ha asserito di non ricoprire ruoli, ma puntualmente la sua presenza nelle riunioni di maggioranza è fissa e anche qui una riflessione ci corre d’uopo; ma gli LSU sul Vittorio Papa, [stadio] la gara per i campetti nel Parco Taglia e la gestione dei rifiuti, da chi sono controllate?
Forse dal gruppo politico di colui che dice di non partecipare alla vita politica ma in effetti partecipa eccome. Si evince quindi un dato di fatto, le figure che compongono l’attuale consiglio comunale, a parte i liberi professionisti, sono tutte legate all’edilizia e alla famosa delibera B1, incredibile ma vero. Un paese alla deriva, come Cardito, ha bisogno di una significativa presa di coscienza da parte del popolo, il fallimento dell’odierna amministrazione ci ha fin troppo abituati e l’abitudine si sa, rende sopportabile il peggiore dei mali.