Dopo 5 mesi dalla nascita della ‘nuova’ amministrazione, il Movimento 5 stelle torna ad esprimersi nuovamente nei confronti della gestione del Sindaco e lo fa con una nota facebook davvero caldissima:
“Immobilismo, inefficienza ed irresponsabilità, questi sono gli aggettivi con cui ad oggi ci vediamo costretti a descrivere i primi 10 mesi della “nuova” amministrazione Esposito. 5 mesi di attese per “assestamento” ed altrettanti 5 di liti e lotte intestine. Peggio dei peggiori partiti, peggio dei vecchi marpioni della politica, i figli delle liste civiche arrabattate all’ultimo minuto, si sono subito rivelati nella loro smisurata sete di protagonismo e mancanza di interesse per la collettività”.
Parole forti nei confronti della maggioranza arzanese, a cui i pentastellati fanno presente anche i loro tentativi di agire per il bene della collettività:
“Tantissimi i nostri tentativi di coinvolgere tutte le forze politiche ad occuparsi dei problemi reali. Decine le nostre proposte, bozze e regolamenti che dalla trasparenza, alla disabilità, ai fondi Europei, al decoro ed alla salute pubblica, avrebbero potuto migliorare la nostra qualità di vita, ma ahinoi, a tutto questo si continuano a preferire baratti di nomine, assessorati ed incarichi”.
Infine il richiamo all’amministrazione a prendere atto delle proprie responsabilità ed a rassegnare le dimissioni.
“Arzano continua infatti a colare a picco, abbandonata più che mai ai suoi problemi che si accatastano come i rifiuti non prelevati, i debiti accumulati e le saracinesche che chiudono nel totale silenzio di chi appena un anno fa prometteva e sbandierava rinascita, ripresa e cambiamento. Cosa hanno fatto di male i cittadini per meritare un’ennesima pessima gestione della cosa pubblica? Cosa ha fatto di male questa Città per non riuscire a guarire da questo cancro che la paralizza? Si ammettano le responsabilità ed i fallimenti di chi ha illuso ancora una volta un popolo che desiderava voltare pagina. Si volti finalmente pagina, anche se questo vorrà dire porre fine anzitempo ad un’esperienza appena nata. Lo spettro del commissariamento fa paura, ma non più di una “nuova” amministrazione schiava delle “vecchie” logiche che ci hanno trascinato in questo baratro senza fine!”