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Il Movimento 5 stelle ottiene il taglio dei vitalizi

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Di Maio: “Giornata storica”. Giordano: “Atto di giustizia”

Nella giornata di giovedì, l’ufficio di Presidenza della Camera ha dato vita all’oramai famoso taglio dei vitalizi, un punto su cui il Movimento 5 stelle si è battuto fin dalla sua nascita e che oggi si compie totalmente, anche per i parlamentari del passato.

I vitalizi parlamentari sono indennità che assumono carattere di rendita concessa al termine del mandato al Senato o a Montecitorio e che si protrae «vita natural durante», al conseguimento di alcuni requisiti di anzianità di permanenza nelle funzioni elettive.

La delibera sul taglio dei vitalizi per gli ex parlamentari sarà effettiva a partire dal primo gennaio 2019 e prevede un ricalcolo con il sistema contributivo degli assegni e coinvolge circa 2.600 persone. Mentre per gli eletti per la prima volta nel 2013, il trattamento previdenziale viene esclusivamente inquadrato nella figura giuridica della pensione del parlamentare, per quelli precedenti al 2013, non si era ancora provveduto.

Stavolta la riforma toccherà anche loro, l’assegno sarà infatti  calcolato moltiplicando il montante contributivo individuale per il coefficiente di trasformazione relativo all’età anagrafica del deputato alla data di decorrenza del vitalizio o del trattamento previdenziale pro rata.

Per fare qualche esempio l’ex governatore della Regione Campania, Antonio Bassolino, il taglio dell’assegno significherebbe perdere circa 1.336 euro. Alfonso Pecoraro Scanio invece ne perderebbe circa 3.833. La pornostar Cicciolina passa invece da quasi 3mila a quasi mille.

Il capo politico del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio ha commentato entusiasta:

Conny Giordano

“Oggi è una giornata storica, almeno per il simbolo che rappresenta questa decisione che dopo oltre 30 anni sancisce un principio chiaro, se hai versato i contributi allora il vitalizio ti spetta, se non hai versato no. È un principio di giustizia ma non mi nascondo che c’è ancora molto da fare nella lotta ai privilegi. Mi avevano sempre detto che non si poteva fare. Siamo arrivati noi e in meno di 100 giorni li abbiamo tagliati”.

Sulla stessa linea la parlamentare frattese Conny Giordano:

“Il taglio dei vitalizi, per qualcuno sarà poco, per me vuol dire moltissimo, perché in un Pese che soffre e che ha il tasso di povertà più alto d’Europa, noi compiamo un atto di giustizia: basta ai privilegi per i parlamentari, anche per quelli del passato.

Vi sembrerà stupido ma questa è stato una delle motivazioni che mi ha avvicinato al movimento: l’idea della politica come servizio verso il proprio Paese, nell’esclusivo interesse della collettività. Se non fossimo andati al Governo, questo non sarebbe mai stato possibile, se non avessimo ricevuto la fiducia di milioni e milioni di Italiani questa sarebbe rimasta solo un’utopia. Invece, oggi abbiamo dimostrato che nulla è impossibile e che noi questo Paese possiamo davvero cambiarlo, ripagando la fiducia degli Italiani”.

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