Il passaggio dalla mafia rurale a quella dei colletti bianchi ed ancora la riscoperta della natura e dei viventi che si riappropriano di essa. Ambiente e legalità diventano temi portanti dello Short Internazional Film Festival, che si avvia questa sera alla chiusura con premiazione di 80 cortometraggi circa.
Interessanti nella sezione Maremetraggio, i due corti ‘Sad Beauty’ di Arjan Brenties e ‘La grande onda’ di Francesco Tortorella.
La ‘Ndrangheta di Tortorella, presente in una pellicola autoprodotta, vede al centro del racconto il vecchio Gennaro Musella, ingegnere salernitano giunto in Calabria, poi divenuto vittima della ‘Ndrangheta per aver denunciato un appalto irregolare di una nuova costruzione sul porto di Bagnara, a seguito di una grande inondazione.
È l’onda naturale ad essere paragonata a quella della mala vita che travolge tutte le famiglie del posto.
La battaglia di Tortorella contro il potere è volontà di dignità per una intera comunità ed il cortometraggio conquista per questo gli spettatori.