Sembra consumarsi l’ultimo atto di un’amministrazione agonizzante, ecco la cronaca.
Ad inizio seduta ha chiesto la parola il coordinatore cittadino degli azzurri, Giuseppe Mellone. Dopo le dichiarazioni di posizione sui punti all’ O.d.G. il consigliere Mellone ha ribadito quanto già espresso nel comunicato che i forzisti avevano inviato al sindaco per dichiarare il loro appoggio esterno alla maggioranza.
Cardine a questo punto l’affermare che manca la collegialità nelle decisioni e l’affermazione del fallimento della giunta tecnica che si è trovata a toccare i punti che erano espressione del programma di governo di Monopoli solo marginalmente e senza mai incidere realmente. La decisione degli azzurri di restare comunque distanti da una maggioranza inoperosa si è aggravata, evidentemente in questo periodo che ha visto una certa stampa di parte averli come bersagli continui e allora a questo punto, forse, i consiglieri forzisti non hanno trovato margini di dialogo e hanno abbandonato l’aula di consiglio non prima di aver dichiarato di rinunciare al gettone di presenza e di aver solo richiesto ciò che in una vita democratica è normale e cioè la realizzazione anche solo di pochi punti per dare respiro alla popolazione che soffre tutte le mancanze del governo cittadino.
All’abbandono dell’aula da parte degli azzurri, non essendoci più di fatto una maggioranza, l’opposizione ha fatto sentire forte il suo peso invitando il sindaco alle dimissioni per l’evidente fallimento del suo operato. Si deve constatare nei fatti una assoluta mancanza di possibilità di prosieguo dell’amministrazione. Se il Sindaco o chi per lui ha cercato di ricucire le fila quando si è trovato in difficoltà, questo tentativo sembra aver fatto un buco nell’acqua. Al momento pare anche improbabile un governo di salute pubblica che traghetti l’amministrazione per i prossimi anni. Come conciliare Simone Monopoli con l’opposizione o membri della stessa.
Allo stato attuale chiunque si imbarcasse nella nave Monopoli per lanciargli l’àncora della salvezza rischierebbe di sparire definitivamente. È capitato già in passato col PD, che, salvando l’amministrazione Falco, pur calando i carichi da novanta ha perso le elezioni perché lo stesso Monopoli ha cavalcato quell’onda di indignazione.
Come spiegherà poi Monopoli una scelta che lo ha visto osteggiatore e lanciato come Sindaco di Caivano se poi ad intraprenderla è lui? Imbarcare dissidenti o addirittura oppositori è allo stato attuale una scelta incomprensibile per entrambe le parti e crediamo sia percorribile la sola via commissariale. È impensabile un Monopoli salvato da chi ha criticato e che lo ha criticato.