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Cardito, verso le amministrative di settembre

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Per gli addetti ai lavori, a Cardito, il risultato sembra quasi scontato, ovvero la riconferma per altri cinque anni di Giuseppe Cirillo, meglio noto come il ‘boss del cemento’. Probabilmente i cittadini si saranno fatti ammaliare ed incantare dal ‘ras degli incarichi’, per la riqualificazione stradale, normale amministrazione cari lettori, niente di trascendentale, dal sindaco uscente infatti ci aspettiamo ancora il p.u.c., decantato da anni, ci aspettiamo il completamento dei loculi nel cimitero, ci aspettiamo meno sprechi, meno staffisti disoccupati a carico dei contribuenti carditesi, ci aspettiamo meno assessori che inneggiano ai pentiti e che circolano su motocicli non assicurati, ci aspettiamo il debellamento delle mazzette nel cimitero, ci aspettiamo meno amici degli amici sulla casa comunale, ci auspichiamo più trasparenza, ci aspettiamo più meritocrazia e meno figli o parenti di professionisti locali a riscuotere prebende attraverso gli incarichi, a dire il vero ci aspettiamo anche qualcosa dalla magistratura, ma questa è un’altra storia. Fateci passare la battuta, visto che il ‘capo mandria’ nelle sconfinate liste del gregge, non si è fatto sfuggire nessuno, ha annesso nell’insieme del bestiame anche quelli che non hanno mai visto la sala consiliare, come se a parlare di verginità e pudicizia fosse Ilona Staller, insomma, piccoli serbatoi riempiti con cambiali di promesse, soldatini mandati al fronte in attesa dell’esito del 21 settembre, speriamo invece che nella giornata del silenzio elettorale, ovvero sabato 19, san Gennaro faccia il tanto atteso miracolo e che non sciolga solo il sangue.

Al mattone selvaggio, agli sprechi, agli incarichi, alla mala gestio, c’è però chi non si è arreso, anzi, mosso dall’atavica rettitudine ha deciso di fronteggiare lo ‘stallone del cemento’, scendendo in campo, mettendoci la faccia, parliamo di Marco Mazza. Quest’ultimo non ha una moglie da piazzare a tempo indeterminato nei comuni limitrofi, non è un imprenditore edile, non deve favorire imprenditori edili, non si pone nessun problema sul rilascio dei permessi a costruire, ovviamente ve ne devono essere le condizioni, né si pone il problema sui ‘tassi’, l’avvocato Marco Mazza vive del suo, con il suo, l’avvocato Mazza è sinonimo di legalità, di onestà e di sedizione, tutti possono essere osannati o criticati sulle scelte, ed è proprio su questo tema che i carditesi devono riflettere, scelte o schifezze? Sul piano politico, la coalizione di Mazza ha dimostrato coerenza e coraggio, annettendo ad essa anche il blocco dei ‘Barriani’.

Si dice ‘dare a Cesare quel che è di Cesare’; allora bisogna menzionare uno su tutti il fautore della strategia politica, colui che ha fortemente creduto nella candidatura di Marco Mazza, parliamo del segretario del Partito socialista italiano, Luigi Iorio, quest’ultimo con fare oculato e certosino ha centrato l’obiettivo. Ma se da un lato si ride dall’altro si piange, Cardito paga lo scotto di allontanare i giovani dalla politica, quei pochi che si avvicinano invece vengono palesemente comprati, con la ribalderia degli incarichi o peggio delle molliche di pane, come si fa con i colombi a piazza san Marco. Ma questa campagna elettorale sarà ricordata anche per l’assenza di quei soggetti che nel civico consesso carditese hanno determinato e scritto la storia, parliamo di Francesco Pisano, Luigi Credendino ed altri.

A chiudere il cerchio che ci proietta verso il 20 ed il 21 settembre c’è Cinzia Puzone, nome che fa da sintesi al Movimento 5 Stelle, i grillini carditesi, a differenza degli altri meetup, hanno scelto di non allearsi con nessuna delle due coalizioni ma di andare da soli fino in fondo, un plauso per il coraggio ed un in bocca al lupo, la sala consiliare deve essere il confronto democratico e deve permettere a tutte le forze politiche di poter esprimere il proprio pensiero e di portare all’interno di essa, idee, suggerimenti e visione di città.

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