Home Inchieste CAIVANO – Le nitide ombre dell’housing sociale

CAIVANO – Le nitide ombre dell’housing sociale

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Non se ne parla più, ma sullo scandalo Housing Sociale indagano i Carabinieri di Castello di Cisterna e  la Guardia di Finanza di Afragola, di recente, le Fiamme Gialle, dirette dal Cap. Dario Gravina, hanno fatto visita al Comune per visionare dei fascicoli e hanno ascoltato anche i residenti, tra cui il Sindaco Simone Monopoli, che abita proprio lì.

Qualche giorno fa, la questione è finita anche sul TGR Campania. La vicenda è ormai nota a tutti; l’Immobiliare Vittorioso srl, non potendo costruire, usa l’housing come escamotage, avallato dalle solite negligenze comunali. Infatti, al di là dei permessi a costruire, non risulta un reale bando di affidamento per gli alloggi, che avrebbe dovuto fare il Comune stesso, ricordiamo, che, su 13 appartamenti, i costruttori, dovevano destinare 4 [alloggi] appunto al Sociale e una parte di terreno all’Ente. Questo non è avvenuto, la reale tangibilità dell’Housing vi è solo sui documenti, ma realmente e fattivamente non v’è traccia di nulla.

Gli appartamenti destinati all’ Housing, sono stati venduti senza rispettare gli elementari vincoli, a prezzi differenti, con una graduatoria fatta in parte dall’agenzia immobiliare Cardito Uno, che fa capo a Salvatore Marino, praticamente, come se fossero normali case da vendere, come una sorta di elusione per gli acquirenti finali. Al di là dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, la Procura della Repubblica di Napoli Nord, è a conoscenza dei fatti che vi stiamo raccontando.

 

Gli ultimi risvolti sono datati [vedi foto] 7/06/2017; il Responsabile dell’ufficio urbanistica [Stefano Lizzi], ha chiesto alla Polizia Municipale di effettuare dei controlli, sollecitando il Comando Locale, ovvero, di accertare, effettivamente e fisicamente chi risiede e vi abita negli appartamenti destinati all’housing.

Parco Glanis Prima
Parco Glanis Adesso

Come si evince dalle foto, [prima e dopo] parte dell’area che vedete recintata, è stata sequestrata e successivamente dissequestrata dalla P.L., pare perchè asfaltata impropriamente dall’Immobiliare Vittorioso srl. Ma un altro scandalo, è da riscontrarsi nel muro di cinta, lato destro, infatti, l’area interna appartiene al Comune e quindi  di pubblico dominio, ma stranamente quel muro non è stato ancora abbattuto, l’unica modifica apportata, è una piccola porticina con degli scalini, [foto] della quale non si è capito ancora l’utilità e chi può accedervi.

Porticina

Alcune indiscrezioni, arrivate in redazione, ci raccontano che, in una seduta della Commissione Urbanistica, qualche consigliere di maggioranza, forse qualche architetto, abbia proposto di vendere la suddetta area addirittura agli stessi Vittorioso, in nome della legalità e della trasparenza. Purtroppo il mattone selvaggio è diventato una piaga sociale, al di là delle falle amministrative, sappiamo bene che in politica, il matrimonio inscindibile tra voti e cemento è all’ordine del giorno, quest’ultimo è un serbatoio prolifico e indispensabile per chi decide di candidarsi, ovviamente non bisogna generalizzare.

Il problema fondamentale, sta proprio nei mancati controlli da parte delle autorità competenti, a Caivano soprattutto, basta rivolgersi all’amico consigliere, magari architetto, ed ecco che una planimetria che non rispecchia lo stato reale dei luoghi viene magicamente depositata negli uffici preposti come documento ufficiale, seppur falso, incredibile ma vero. Purtroppo la cronaca, [Il Mattino e Cronache di Napoli]

 

ci racconta di un triste e spiacevole episodio, che anni fa, ha visto coinvolto l’attuale Comandante della Polizia Municipale di Caivano, il dott. Gaetano Alborino, nello scandalo Mec Dab, all’epoca dei fatti Capo dei Vigili di Frattamaggiore e quindi qualche domanda ce la siamo posta. Il filosofo Benedetto Croce, diceva:  Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta – . 

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