Ecco la nostra riflessione sulla questione palazzetto dello sport, le verità che i giornali di corte non vi raccontano. Il sindaco Cirillo si sdebita con il cons. Andrea Russo, mentre l’assessore allo sport ( Franco Castaldo) resta silente in attesa del suo staffista.
Secondo Cirillo, a Cardito non esiste lo sport.
Dobbiamo raccontare, purtroppo, dell’ennesima sceneggiata dell’amministrazione. Ovviamente il protagonista è sempre lui, il sindaco Giuseppe Cirillo. Evidentemente, l’ingegnere sarà stato “costretto”, fatto sta, che siamo riusciti a smascherare l’ennesima parvenza di legalità. A Cardito, lo sanno tutti, non esiste una struttura di aggregazione sociale, un posto atto ad ospitare eventi, sia sportivi, culturali e musicali. Grazie all’impegno profuso da qualche consigliere, Andrea Russo, per essere chiari e precisi, il bando sull’affidamento del Palazzetto dello sport è solo uno specchietto per le allodole. Alla manifestazione di interesse, parteciperà, visto i tempi ristretti, un’associazione (non carditese) di volley femminile, il cui direttore sportivo è un funzionario della Regione Campania, nel prossimo articolo vi sveleremo l’identità di costui.
Vorremo sbagliarci, ma sappiamo, purtroppo, che non è così. Ed è qui che poniamo la riflessione politica; la procedura prevista dalla legge, impone che l’Amministrazione Comunale affidi la gestione della struttura, in via completamente gratuita per un minino di 5 anni e in ogni caso per il tempo necessario all’ammortamento. La legge, inoltre, prevede che a tal fine sia necessaria una dichiarazione di interesse pubblico del progetto che deve contenere, accanto alla parte finanziaria, la specifica di piano, atta a favorire l’aggregazione sociale e giovanile.
E’ evidente quindi, che, il Comune è chiamato a fare una scelta: accedere direttamente ai fondi del CONI oppure affidare la riqualificazione all’associazione sportiva?
Una scelta così importante, ovvero quella di rinunciare all’accesso diretto ai fondi CONI, non può essere presa senza un confronto e senza una discussione. Il piano di aggregazione sociale e giovanile, che la legge richiede, non può essere proposto da un’unica associazione, avulsa dal territorio, ma deve necessariamente essere preceduto da un’analisi del bisogno giovanile e di quali possano essere gli ambiti di attività che possono attirare il maggior numero di ragazzi e ragazze. Il territorio carditese vanta di eccellenze a livello nazionale, per quanto concerne lo sport, inteso come: arti marziali (il M° Pasquale Stanzione), la scuola calcio “Progetto Giovani” (del coach Giuseppe Fusco), scuole di ballo e ginnastica.
Com’è possibile che tali scelte non siano state affrontate e discusse nella commissione (allo sport) presieduta dalla consigliera Andreina Raucci, strana, soprattutto l’afonia dell’assessore allo sport Franco Castaldo, (evidentemente questo silenzio cela accordi atti all’immutabilità della giunta, in attesa dell’assunzione del suo staffista Nicola Di Micco), cosicché nel bando potevano già essere indicate quali fossero le reali esigenze della nostra comunità?
Su cosa saranno chiamati a decidere i Consiglieri Comunali?
Su un progetto elaborato da persone non del territorio, sul quale potranno “o prendere o lasciare”, magari avallati dalle solite bugie mediatiche, di chi va camminando con il listino prezzi appeso al collo, fuorviando la verità, definendo “nemico del popolo” chi vuole ragionare e così facendo può mettere in pericolo gli interessi dell’amico di turno?
In data 6 giugno 2017, il Sindaco di Cardito, dalla sua pagina istituzionale facebook, ha annunciato: “Fatti non parole. La giunta municipale ha approvato una delibera per riammodernare e completare il Palazzetto dello sport abbandonato da decenni nel cuore della frazione, in via Loffredo, già via Kennedy. Un inno al degrado, un’opera grezza, incompiuta, uno sperpero di denaro pubblico che viene da lontano”.

Noi, umili cronisti, dediti all’informazione, sana, corretta, veritiera e non alla più nobile arte della comunicazione, abbiamo letto la delibera di Giunta (la n. 90 del 1 giugno 2017) visibile sul sito del Comune.
Ebbene, la delibera dei “fatti e non delle parole”, tra l’altro non munita del parere della Dott.ssa Baiano, responsabile del Servizio Ragioneria, espone quanto segue: “Dare indirizzo al Responsabile del Servizio LL.PP. di pubblicizzare la volontà dell’amministrazione di gestire il Palazzetto dello Sport sito in via B. Loffredo mediante la valutazione delle proposte presentate da società e associazioni sportive senza fini di lucro, ai sensi dell’art. 15 del dl.vo 185/2015 (convertito in legge 9/2016) per la riqualificazione, l’ammodernamento e completamento e successiva gestione, al fine di permettere la più diffusa partecipazione da parte di soggetti interessati a presentare proposte e contestualmente, per favorire la diffusione delle attività sportive locali.”
E’ vero, non più solo parole…meno delle parole. Il Sindaco annuncia in pompa magna di aver dato al suo fidato super- dirigente non vincitore di concorso (arch. Pasquale Imbemba), oltre alla responsabilità dei Lavori Pubblici, dell’Urbanistica, dell’Edilizia Privata e delle Manutenzioni, anche l’incarico di agente pubblicitario. C’è scritto proprio cosi, “L’incarico di pubblicizzare” solo questo prevede la delibera di cui al post.
Senza scendere nei particolari circa gli obblighi di cui alla legge 9/2016, cui la delibera non fa riferimento se non in modo lacunoso ed errato, questa vicenda ci insegna finalmente, la differenza tra informazione e comunicazione di cui parlano i giornali vicini al Sindaco, la comunicazione, per loro, è raccontare bugie, anzi raccontare l’esatto contrario di ciò che è scritto nelle delibere di giunta!!!
Ma vi è un’altra valutazione da fare; come mai adottare una delibera perfettamente inutile, proprio mentre l’Istituto di Credito Sportivo ha stanziato 200 milioni per finanziare i Comuni che vogliono realizzare impianti sportivi e palestre con scadenza il 28 ottobre 2017?
La sensazione è che Cirillo, come sempre, per accontentare qualche componente della sua maggioranza abbia voluto questa delibera inutile, ma, come per altri casi, questo gioco infantile e sterile, si rivela l’ennesimo danno per Cardito, perché esso verrà a nudo quando sarà scaduto il termine per chiedere i finanziamenti al Credito Sportivo, con la conseguenza che, per accontentare la bieca vanità di qualcuno, il paese perde l’ennesima occasione di sviluppo.
Nonostante gli scempi perpetui, i consiglieri, non hanno il coraggio né di parlare né di sfiduciare Giuseppe Cirillo, un’amministrazione talmente esigua sotto il profilo delle competenze, capitanata da un sindaco che non ha prodotto nulla per il paese, un sindaco bravo solo a mettere in cantiere…