Lo avevamo annunciato già in un recente articolo, il Cons. Pasquale Chiacchio si è adoperato in men che non si dica per tramutare in realtà una nobile iniziativa, ricordare il compianto Lino Romano con un monumento all’ingresso del cimitero Cardito- Crispano. Proprio ieri, vi è stato un incontro tra Pasquale Chiacchio e Giuseppe Romano, (in foto copertina) papà di Lino, per organizzare e definire il tutto, l’idea è quella di istituire e scolpire nella memoria delle generazione future il 15 ottobre, tragico evento che spezzò i sogni terreni del giovane Lino, ucciso barbaramente per un assurdo scambio di persona. Quella data deve sancire la giornata della legalità a Cardito, ricordare un nostro conterraneo e tutte le vittime innocenti della camorra. Queste le parole che verranno incise sul monumento “Nel ricordo di Lino Romano e di tutte le vittime innocenti di camorra. Per non dimenticare una ferita che ha segnato per sempre la nostra comunità”. Di seguito riportiamo il post del Consigliere Chiacchio.
LINO ROMANO VIVE NEL CUORE DI CARDITO
“Ho avuto il piacere di passare qualche ora con Giuseppe Romano, papà di Lino Romano, per presentare la nostra idea: realizzare all’ingresso del cimitero di Cardito un monumento in ricordo di Lino e di tutte le vittime innocenti di camorra nonché sull’istituzione a Cardito, per il 15 ottobre, della “Festa della legalità”.
Ho avuto il piacere di pranzare con Giuseppe Romano, nostro concittadino e papà di Lino Romano, figlio della nostra terra, vittima innocente di camorra. Ho proposto alla famiglia la nostra idea, l’idea dell’associazione “Cardito per il futuro”, che cercheremo di realizzare con tutte le nostre forze. Una piccola idea, un piccolo segno capace di restare indelebile nel tempo, da tramandare alle future generazioni affermando in ogni epoca la lotta e il contrasto a qualsiasi forma di mafia. Realizzare all’ingresso del cimitero Cardito-Crispano un piccolo monumento, con una base di pietra ed una lastra di marmo con su scritto: “Nel ricordo di Lino Romano e di tutte le vittime innocenti di camorra. Per non dimenticare una ferita che ha segnato per sempre la nostra comunità”. Con la data del tragico evento, il 15 ottobre. E proprio in vista del 15 ottobre, data della tragica ma importante ricorrenza, intendiamo organizzare a Cardito una iniziativa con la famiglia e i rappresentanti delle istituzioni di diverso livello, per rinnovare il ricordo e riaffermare quei principi e quei valori che Lino ci ha lasciato in dote. Quei valori che Lino ha lasciato in dote al mondo.
Metteremo tutto su carta, elaborando la proposta e chiedendo all’amministrazione comunale, al sindaco Giuseppe Cirillo ed al consiglio comunale di recepire l’idea, sposarla e realizzarla insieme. Anche attraverso una delibera di Consiglio per istituire a Cardito, il 15 ottobre, la “Festa della legalità”, da tenersi ogni anno, coinvolgendo almeno le scuole perché questa storia, questa tragica storia deve trasformarsi in una giornata simbolo che abbia il volto di Lino. Contro quei poteri oscuri e forti, mafia e camorra, che impediscono lo sviluppo delle nostre terre spargendo sangue e dolore.
Sul piano personale non voglio certo rivelare la chiacchierata che ho avuto con Giuseppe, persona forte che deve rappresentare per tutti noi un esempio, di come si possa vivere un dolore incomprensibile nel silenzio, con grandissima dignità, e allo stesso tempo utilizzare quel dolore per andare avanti e portare in giro per l’italia un messaggio ed una testimonianza di legalità e di impegno sociale col mondo delle associazioni ed al fianco delle istituzioni. Però ci tengo a sottolineare un aspetto di questa chiacchierata. Mi sono vergognato un po’ per il solo fatto di essere considerato un politico. Mi sono vergognato pur non avendo responsabilità dirette, ma mi sono vergognato lo stesso. Perché in questi anni, ogni anno, da Napoli ad altri Comuni italiani, il 15 ottobre rappresenta una ricorrenza da sottolineare con inziiative pubbliche e tanti Comuni hanno avviato le pratiche per intitolare strade, monumenti, per organizzare appuntamenti nel ricordo di Lino, valorizzando, come detto, il messaggio positivo che questa tragedia trasmetterà per sempre a tutte le generazioni.
Ebbene, all’appello manca Cardito. Manca l’amministrazione comunale, manchiamo noi, politici, spesso distratti da altre vicende, da polemiche di basso livello, dimenticando, invece, persino i sentimenti della nostra comunità ed il valore della nostra gente, dei nostri figli, di quel figlio di Cardito, il nostro e mai dimenticato Lino Romano, che ormai rappresenta un simbolo in tutt’Italia, un patrimonio di valori che abbiamo il dovere di valorizzare.
Scusa Giuseppe, chiedo scusa a tutta la famiglia Romano per la sufficienza mostrata in questi anni dalla classe politica di Cardito. Scusa davvero. Ma nel mio piccolo, ed insieme a me tanti soci dell’associaizone, cercherò di rimediare con un piccolo gesto. Convinto che il sindaco, l’amministrazione e il consiglio comunale si faranno trovare pronti in tempo celere affinché per il 15 ottobre il monumetno da realizare all’ingresso del cimitero sia pronto per inauguralo, insieme alle istituzioni ed ai vertici delle forze dell’ordine, coinvolgendo le associaizoni e i cittadini, come Lino merita e come merita quel messaggio che, almeno questo lo posso promettere, a Cardito non verrà più dimenticato.
Domani protocolleremo al Comune le nostre istanze ed attenderemo fiduciosi la convocazione del sindaco e di una conferenza dei capigruppo per realizzare quello che ormai resta una necessità. Una necessità della comunità carditese. #dalcuoredicardito