Quando si parla di Cardito, inevitabilmente siamo assaliti dai conati, la politica del non saper fare, del non saper amministrare contraddistingue l’attuale consiglio comunale e di conseguenza sfregia ed offende l’intelligenza dei cittadini. In questi mesi è successo di tutto, dalle dimissioni dei barriani, ovviamente non tutti; il braveheart carditese infatti, è saldamente ancorato alla poltrona, quasi come se ci fosse nato, parliamo del presidente Nunziante Raucci, che non ha la minima intenzione di mollare e poi quelle dell’avv. Marco Mazza. Giungono ora i problemi per il grande capitano Giuseppe Cirillo, problemi si fa per dire, perché lui ci ha abituati che fondamentalmente, l’unica cosa che conta è mettere in cantiere, fortunatamente per lui a Cardito di cantieri ce ne sono un bel po’ e lui lo sa, ma questo è un altro discorso.
L’illuminato ingegnere, grazie al fulmine di Pegasus dovrebbe ricongiungere i suoi cavalieri dello zodiaco per formare la nuova giunta, diciamocelo chiaramente, i problemi del paese non hanno mai interessato questa assise, basti vedere la vergognosa situazione in cui versa Cardito, spazzatura ovunque, del resto un’amministrazione rispecchia sempre il proprio paese. Il livello è così esiguo che il tamtam è già partito, ma andiamo per ordine. Il cons. Giovanni Aprovidolo si è chiesto il perché di questo consiglio comunale, che ha come punto all’ordine del giorno solo la surroga del consigliere Mazza, effettivamente è uno spreco di danaro inutile. Mazza, dovrebbe essere sostituito da Raffaella Dolente, sì, l’assessore, come previsto dalla legge scatterebbe a consigliera, ma il vero enigma sta proprio nell’esecutivo. Da molte ore, lo storico gruppo che da illo tempore avviò la ‘gestione’ e la cementificazione, ha le sinapsi a mille, parliamo di Peppe Barra. Effettivamente l’ex sindaco pensa che gli addetti ai lavori, o chi segue la politica locale, credano a Babbo Natale o alla Befana, sì, perché, lui che è pronto addirittura ad arrivare allo “scontro fisico” pur di essere lasciato in pace, si professa un normale cittadino, ed è qui che una sontuosa e sconquassante risata ci avvolge.
Barra – Raucci, fatti fuori dalla maggioranza nell’ultimo consiglio comunale, assieme allo storico progettista di ‘mezza Cardito’, ossia l’architetto Vincenzo Costanzo, avrebbero chiesto senza mezze misure che l’architetto Pasquale Imbemba, quello assunto come Fischer, Brancaccio e Di Micco, resti al suo posto. La partita del dopo Dolente se la giocherebbero Elia Schiavo all’urbanistica, che andrebbe però in conflitto d’interesse essendo un professionista locale, da dire che, Irene Schiavo, sorella di Elia, è attualmente componente della commissione sismica presso la casa comunale, del resto come uno stretto congiunto di un altro dipendente comunale, ma questa è un’altra storia, o meglio la classica storia carditese.
L’altro nome invece, è quello di Eugenio Lago che andrebbe all’ecologia, insomma, ‘due volti sconosciuti e rampolli della politica’. Gli ‘energy village’ invece, ci riferiamo al duo Russo – Fusco, oltre a spingere per le dimissioni di Nunziante Raucci, propongono in quota rosa l’avv. Daniela Portella. Cardito Democratica, dal canto suo ha proposto un’altra novità, parliamo dell’arch. Raffaele Miele, confermato invece l’attuale assessore Antonio Giangrande. L’ex barriano Franco Castaldo, dopo un grande lavoro, soprattutto all’ecologia, ed i risultati si vedono chiaramente, verrà sostituito da un assessore nominato dal sindaco. Purtroppo l’abluzione e l’epurazione politica, di questo passo, non avverrà mai, ma da buoni cristiani prendiamo in prestito un passaggio del Manzoni nei Promessi Sposi, Non turba mai la gioia dei suoi figli se non per prepararne loro una più certa e più grande.