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Cicciano, terra dei fuochi, parla l’ex consigliera Vassallo

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’ex consigliera Comunale di Cicciano, Saveria Vassallo (in foto copertina).

E’ inammissibile che un Comune, quale quello di Cicciano, resti indifferente alle istanze o richieste della Cittadinanza, e lo è ancor di più se tali comunicazioni rappresentano un grido di disperazione e di aiuto per il dramma ambientale che ormai da anni vivono i nostri territori, è inaccettabile che gli amministratori locali restino impassibili e non prendano posizioni rispetto alla tutela dell’ambiente, per la salute dei Cittadini. Cicciano rientra nei Comuni facenti parte della ‘terra dei fuochi’ ma probabilmente i signori amministratori fingono di non sapere e fanno orecchio da mercante, come già dimostrato nella precedente consiliatura, quando all’epoca, anche io sedevo tra i banchi, quando praticamente cominciarono le mie prime  battaglie per la tutela dell’ambiente, contro l’indifferenza di chi ha fatto della politica un’occasione per interessi personali, dimentichi delle promesse fatte in campagna elettorale .

Oggi mi ritrovo nuovamente a battermi per questa causa, da semplice cittadina, per dare voce alle cose che vengono celate alla cittadinanza . Per tali ragioni ho voluto richiamare l’attenzione dell’intero Consiglio con la mia richiesta di riscontro per la comunicazione che menziono nel documento riportato in foto, parte dal Presidente dell’associazione terra dei Fuochi perché venisse dichiarato lo stato di emergenza , col fine di attenzionare la regione e lo Stato, circa il dramma dei roghi tossici che si consumano incessantemente e ininterrottamente sui nostri territori .        

E’ necessaria la sinergia tra comuni per abbattere i muri dell’omertà in cui si sono trincerate le istituzioni : basta con la speculazione e basta con la politica delle strumentalizzazioni atte solo ed esclusivamente ai profitti di chi amministra i territori , qua si tratta di tutelare la salute di bambini , giovani, di noi tutti e non solo, infatti il problema non sta solo nell’eclatante percentuale di morti per cause oncologiche , ma anche per i rischi rappresentati dai frutti delle nostre terre che vengono commercializzati in tutta la penisola italiana e oltre … la superficialità nel disinteressarsi di certe problematiche crea i presupposti affinché le istituzioni ed il governo centrale possano disinteressarsi dei problemi reali cui ogni giorno devono far fronte centinaia e migliaia di cittadini, basta piangere morti, che la politica lavori concretamente nell’interesse delle comunità.

Io mi sono sempre battuta per le tematiche ambientali: l’ho fatto da Consigliere e continuo a farlo da semplice cittadina, continuerò a battermi per le giuste cause perché lo sento perché ci tengo e perché ho sempre riconosciuto che la politica deve essere uno strumento a servizio dei cittadini e non il contrario, sono arrabbiata, molto arrabbiata. Inoltre, questo mio sollecito, vorrei che possa servire da monito anche agli altri Comuni, che, come quello di Cicciano, non hanno ancora dato riscontro alla stessa richiesta di stato di emergenza, è necessario unirci tutti e creare una rete che possa davvero far sentire la voce dei nostri drammi. Ed io mi chiedo, avendo un ingente numero di rappresentanti campani al Governo, tra onorevoli, senatori, ministri, cosa è stato fatto concretamente per risolvere definitivamente il problema della terra dei fuochi? A chi amministra chiedo di non trincerarsi, di uscire fuori di prendere posizioni nette e concrete, io ci metto la faccia e come me tante altre persone che credono in questa battaglia e che credono soprattutto che il diritto alla salute venga prima di qualsiasi altro tipo di interesse. La terra dei fuochi siamo noi ed esisterà finché noi vorremmo che esista.

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