La notte del 23 settembre 1985, a Napoli, veniva ucciso dalla camorra il giornalista de Il Mattino Giancarlo Siani. Giovanissimo, da poco aveva compiuto 26 anni, con una vita e sicuramente una carriera davanti, Siani, giornalista giornalista, con il fiuto e la passione per le inchieste, pagò a caro prezzo un articolo in cui raccontava che l’arresto del boss Valentino Gionta era avvenuto grazie ad una soffiata del clan alleato, ovvero i Nuvoletta di Marano (NA).
A 37 anni di distanza, Giancarlo Siani viene ancora ricordato, a lui sono state intitolate scuole, strade, aule universitarie e teatri, simbolo e baluardo della legalità. Nel 2009 esce il film “Fortapasc” di Marco Risi, la pellicola racconta l’ultimo anno di vita del giovane giornalista napoletano.