CARDITO – Caos per accordi e disaccordi, ecco il whatsapp di Cirillo

E’ crisi aperta all’interno della maggioranza, ma questo ormai non ci meraviglia più di tanto. Un’amministrazione, che al di là delle fandonie e dei manifesti, è stata capace di produrre zero per il paese, non può certamente nascondersi dietro le menzogne a pagamento, ovviamente parliamo dei soliti giornalisti e giornali di corte.

Per i venditori di fumo o di cemento, è abitudine far credere che in apparenza tutto fili liscio, ma la realtà è un’altra e noi come sempre ve la raccontiamo: il Sindaco Cirillo con un whatsapp alla coalizione e alla giunta, ritira le deleghe agli assessori per avviare la verifica politica, organizzando così i vari incontri. La situazione versa in un marasma totale, infatti, gli assessori che rinunciano alle proprie indennità, vorrebbero recuperarle attraverso lo staff, consiglieri assatanati, invece, ambiscono a staff, assessorato e cimitero.

Caos nel PD, che conta ben nove consiglieri tesserati, ormai i palazzi sono diventati p.zza Garibaldi e l’hotel PD, parafrasando gli Eagles, con Fabio Orabona alla reception, ad elargire le chiavi delle stanze. Proprio nel Partito Democratico, il più attivo e prolifico sembra il cons. Luigi Fusco, quest’ultimo che da tempo voleva far fuori Raffaella Dolente, sta cercando in tutti i modi e con ogni mezzo di rafforzare la sua compagine ex socialista, con l’imperituro e sempiterno Arch. Schiavo, promuovendolo come assessore, si annovera ancora, sempre per volontà di Luigi Fusco, Nino Brancaccio [staff] .

Da ricordare e sottolineare, che gli architetti Schiavo, tra gli anni ’90 e 2000, sono stati assessori e staffisti, alla faccia del cambiamento. Il buon Fusco, sembra l’asso piglia tutto, vanta parenti nell’ufficio sociale, mensa scolastica e centri commerciali, non si è fatto mancare nulla. Il gruppo dell’onnipresente Peppe Barra, rivendica attraverso il riconfermato Francesco Castaldo, la figura di Nicola Di Micco [staff]; Nunziante Raucci sgomita e sbraita per un ritorno nel CDA del cimitero, ricordiamo che si approssimano i lavori nell’ipogeo carditese. Sossio Barra, Enzo Amirante e Carmine Romano, vorrebbero uno staffista part-time, non solo, pare stiano spingendo per l’entrata in giunta di Pompeo D’Agostino [già candidato nelle loro liste], al posto di Anna Auriemma.

Dopo il grande bluff, che ha sancito l’uscita dai giochi dell’assessore ai tributi Giuseppe Di Micco, quelli con le idee chiare sono proprio Andrea Russo e Michele Fusco [con un occhio volto sempre alla quota rosa], infine, visti gli scarsi risultati di Giangrande, Aprovidolo pensa ad un cambio di delega in favore di quest’ultimo. In poche parole, questo è lo spreco di danaro pubblico, questo è lo sciagurato andamento gestionale, con i soliti disoccupati che invece di lavorare, ogni cinque anni [se tutto va bene] te li ritrovi lì, ad elemosinare i propri voti, vendendo l’anima al diavolo, perdendo l’ultima briciola di dignità, facendosela sgranocchiare ad ogni costo, ma giustamente si deve pur vivere.

Cardito è sulla giusta via, sì, quella del dissesto finanziario, ma al sindaco Cirillo poco importa, i soldi sono dei cittadini e allora via, il paese può fregiarsi e vantarsi di fare a meno, per un mese, del Responsabile dell’Ufficio Tributi [Raffaele Scarano], la pezza è stata messa con la nomina del Segretario Comunale ad interim, mentre si attende un dipendente del Comune di Pollena Trocchia, originario di Afragola, riportiamo solo le iniziali, E. C., che dovrebbe arrivare a dodici ore settimanali.

Ancora, i costi dei dirigenti restano invariati, ogni 4 mesi, il buon ingegnere ha riorganizzato la macchina comunale, mai un bando serio, mobilità bloccate e sul comune c’è un fuggi fuggi generale; dopo l’arch. Tricarico, vi è il caso della Dott.ssa Baiano, [Servizio Ragioneria] tra le poche lauree sudate si è fatto di tutto per mandarla via. Il livello politico è diventato estremamente esiguo, al contrario i tornaconti personali, quelli sono di eccelsa ed elevata fattura…