Il sindaco Marco Antonio Del Prete è arrivato a due settimane dal voto senza spiegare cosa ha fatto, cosa avrebbe dovuto fare e non ha fatto, perché non l’ha fatto e cosa vorrebbe fare in caso di elezione durante la prossima consiliatura. La classica campagna elettorale dove si cerca di nascondere i contenuti attraverso un atteggiamento di vittima che non calza sul personaggio. Per due motivi principali: basta fare un giro sotto i post dell’avversario principale, Francesco Russo, e notare che gli unici ad offendere Russo sono dei profili anonimi. Tutti a fare il tifo per Del Prete. CI sono gli screen dei commenti. Numero due, gli argomenti. Uno su tutti il verde pubblico e i servizi. Partiamo dai fatti e aspettiamo che Del Prete riesca a sconfessarli: Francesco Russo ha realizzato parcheggi, caserme, spazi verdi. Li ha realizzati. Bisogna fare un elenco perché Del Prete è diventato smemorato oppure se li ricorda? Lui per inaugurare uno spazio verde, abbandonato dopo la manifestazione, ha aspettato la campagna elettorale. Cosa ha realizzato Del Prete nel settore delle grandi opere? Niente. Zero. E poi promette verde pubblico, un mega parco verde. Vogliamo crederci nonostante il progetto arrivi dalla consiliatura di Francesco Russo e si poteva realizzare negli ultimi cinque anni. Non è stato fatto. Fa niente anche questo. Diamo fiducia a Del Prete e fingiamo che oggi si sia convertito all’ambientalismo. Ci crediamo. E allora Del Prete può spiegarci come mai in piena campagna elettorale è stato dato il via libera ad una concessione che da indiscrezioni trapelate prevede la realizzazione di ben 85 appartamenti (avete letto bene, 85 appartamenti in un solo colpo) in via Don Minzoni, su un suolo che ospita parte della storia industriale frattese e poteva essere sicuramente indirizzato ad altro se ci fosse stata una seria programmazione dello sviluppo della città. Invece no: si promette il verde e si realizzano speculazioni edilizie. Colate di cemento.
E vogliamo parlare degli studi professionali, delle imprese, dei tecnici professionisti del mattone dove sono collocati? Il loro obiettivo sono gli incarichi, le concessioni, le speculazioni. Ed è legittimo. Il problema nasce se i tecnici e gli imprenditori promettono il verde per poi andare al Comune ed asservire le scelte e le politiche urbanistiche agli interessi di speculatori e professionisti del mattone. Perché Del Prete non ha parlato in questi giorni di questa speculazione? Perché nessuno ne parla? E’ vero che sono stati già pagati gli oneri concessori? Il sindaco Del Prete può smentire questa notizia? Così come per i giardini della legalità programmati durante l’amministrazione Russo; un polmone di verde nel cuore del centro abitato, tra cemento e smog. E’ vero che l’amministrazione Del Prete ha sostituito quell’idea con una bella concessione edilizia che realizza un’altra speculazione? Mattoni al posto degli alberi? E’ vero oppure no? Il sindaco perché non risponde a queste domande? E, guarda caso, queste scelte, molto importanti per il futuro della città, non sono mai state pubblicizzate: perché il sindaco non comunica alla città che al posto dei giardini della legalità l’amministrazione vuole realizzare una speculazione edilizia? Perché non lo comunica? Che problema ha se è tutto in regola e soprattutto se risponde alla sua idea di città? Oppure deve promettere il verde per ovvi calcoli elettorali e vuole realizzare cemento facendo finta che nessuno sa e che tutto scorre normale? E poi la voglia di Del Prete di nascondere il passato bollato come “sbiadito” è una scelta pessima. Anche perché il passato non lo si può dimenticare. E non solo ciò che è stato il decennio Russo. Ma cosa è accaduto prima di quel momento? E’ evidente che Del Prete vorrebbe cancellarlo ma la storia è lì e nasconderla non serve a mascherare ciò che è stato anche in proiezione di ciò che sarà….