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Il piano del governo per fronteggiare la crisi del gas

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Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, aveva già anticipato le linee guida per fronteggiare la crisi del gas. Il Mite, giorni fa, ha pubblicato il regolamento completo per adoperarsi fin da subito ai risparmi del gas e ad una ipotetica interruzione delle forniture da parte della Russia. Ufficiale quindi la riduzione di un grado per riscaldamento degli edifici: 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici industriali, 19 invece, sempre con più o meno due gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici.

Nel nuovo regolamento, stilato con il governo Draghi, si legge che i limiti di esercizio degli impianti termici, sono ridotti di 15 giorni, per quanto concerne al periodo di accensione e di un’ora per la durata giornaliera di accensione. Tali riduzioni, ovviamente, non valgono per le utenze sensibili, ovvero, ospedali, case di riposo e strutture similari.

Cingolani, nel suo Mite, promuove una serie di comportamenti da attuare in merito al consumo del gas; la riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, dvd, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine.

Secondo i calcoli del governo, tale piano porterebbe ad una riduzione dei consumi pari a 5,3 miliardi di metri cubi di gas.

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